I nostri canali

Siamo nella fase centrale dell’inverno, gennaio e febbraio sono mesi di fondamentale importanza per la vita dei canarini. Non manca molto alla riproduzione delle coppie e l’alimentazione svolge un ruolo chiave nella buona riuscita della stagione degli amori.  

In questa fase bisogna abituare i canarini all’alimentazione che riceveranno in riproduzione: un paio di volte a settimana va somministrato il pastone che useranno per l’imbecco. Ma entriamo nei dettagli. 

Alimentazione nella precova dei canarini

Aumentare l’apporto proteico

Aumentare l’apporto giornaliero di proteine in questa fase diventa molto utile: un pastoncino più proteico risveglierà l’estro dei maschi e abituerà la coppia al pastone da imbecco per i piccoli. Per questo in questa fase viene utilizzato un pastone secco, che sia acquistato in uccelleria o fatto in casa.

L’uovo sodo e i semi germinati

L’uovo sodo, col suo apporto proteico di qualità, diventa ancor più importante. Offerto ai canarini, anche soltanto una volta a settimana, porterà loro dei benefici assoluti: dal guscio assumeranno il calcio, dal tuorlo e dall’albume la vitamina D, vitamine del gruppo B e proteine nobili. Mentre in questo periodo l’uovo sodo può essere somministrato con il guscio, in fase di imbecco dei pulli, l’involucro esterno deve essere rimosso: il guscio dell’uovo potrebbe ferire l’esofago dei piccoli.

I semi germinati, che sono sempre più usati dagli allevatori, sono ricchi di proteine facilmente assimilabili, vitamine e minerali; è bene somministrare quotidianamente in questo periodo, la dose giornaliera per soggetto, che corrisponde a un cucchiaino di semi.

Le vitamine

In questo periodo per i canarini sono molto importanti le vitamine soprattutto quelle del gruppo A e la vitamina E. Si può utilizzare un multivitaminico e un integratore di vitamina E per canarini, in polvere, da sciogliere in acqua fresca o nel pastone, seguendo le indicazioni sulle confezioni. Esagerare e somministrare sovradosaggi di integratori arreca danni agli uccelli. 

il peperoncino piccante per la precova dei fringillidi canarini

Il peperoncino ha una lunga tradizione in ornicoltura. Gli uccelli non hanno i recettori della capsaicina, che lo rende piccante al nostro gusto. Viene utilizzato anche per la colorazione del piumaggio durante la muta. 

Le vitamine si trovano soprattutto nelle erbe prative e nella verdura: ottimi per la preparazione sono il tarassaco, grespino, portulaca, e ancora peperoncino e piselli

Calcio alle femmine, eccitanti ai maschi

Per le femmine è importante assumere molto calcio, fondamentale per la deposizione delle uova: bisogna assicurarsi che le canarine consumino regolarmente l’osso di seppia o il grit. È risaputo che la vitamina D promuove l’assorbimento del calcio: gli uccelli la assumono dall’alimentazione e, come noi, dal sole. È facile riscontrare casi di mal assorbimento del calcio in uccelli allevati in stanze chiuse dove non entra la luce solare. In questi casi è consigliabile un integratore a base di vitamina D per uccelli.

Ai maschi è bene somministrare ogni tre o quattro giorni semi di canapuccia, ricchi di vitamina E, noti per essere buoni eccitanti e stimolatori del canto. 

Il pasto unico in precova

Per chi usa un’alimentazione a pasto unico, esistono le confezioni adatte a questa fase dell’anno anche se c’è da dire che non esiste un vero e proprio periodo di precova individuato ufficialmente dagli allevatori: ogni allevatore individua le proprie tecniche in base all’esperienza.

L’alimentazione dei canarini nella fase di precova

linkografia immagini

https://www.publicdomainpictures.net/it/view-image.php?image=183312&picture=peperoncino

Optiknv, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons

L’alimentazione dei canarini nella fase di precova


orniinfo

Ciao visitatore, mi chiamo Michele e sono il fondatore di orniinfo.com. Sono un "Millenials" e studente universitario. La mia passione per l'ornitologia nasce a 20 anni, quando ho iniziato a prendermi cura del canarino di mio padre. Ho studiato su molti libri sull'ornitologia e l'esperienza acquisita fa sì che riesca a dare molti consigli a allevatori e birdwatchers, soprattutto a chi è alle prime armi.

2 Comments

Fabrizio Frizza · 12 Dicembre 2023 at 15:51

Complimenti per l’articolo ben scritto. Continua così caro Michele

    orniinfo · 13 Dicembre 2023 at 11:54

    Grazie!

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