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Tra gli uccelli da compagnia più amati c’è il piccolo diamantino mandarino spesso chiamato erroneamente bengalino. Conosciamolo meglio.
Il diamante mandarino, scientificamente Taeniopygia guttata, è un piccolo passeriforme appartenente grande famiglia degli Estrildidi. “Guttata” viene da gutta,guttae che in latino vuol dire goccia. Sul diamantino è riconoscibile proprio una strisciolina nera che parte dall’occhio che somiglia alla goccia di una lacrima. Gli estrildidi sono un po’ come i cugini dell’altro emisfero terrestre dei fringillidi.
In natura è diffuso nelle zone costiere australiane, in alcune isole dell’Oceania, in Indonesia e in Tasmania. Alcune colonie vivono in Africa.
Il diamantino misura circa 10 centimetri; ha un aspetto robusto e tozzo. Il becco nei maschi è di un rosso vivo, nelle femmine più chiaro. I colori sono il suo forte: una livrea da far invidia a tutti gli uccelli domestici, guance arancio delineate dalla lacrima nera su un lato, petto zebrato a strisce orizzontali nere, pois bianchi su sfondo arancio tra petto e fianco, pois bianchi su sfondo nero sulla coda. C’è da specificare che però quella appena descritta è la mutazione del diamantino mascherato ma ne esistono altre selezionate dall’uomo.
L’allevamento del diamante mandarino
Alimentazione
Il diamante mandarino è un granivoro che divora piccoli semi quali miglio, panico, scagliola, niger. In commercio si vendono molti mix per esotici, ideali ai diamantini. Adorano la frutta e la verdura: mangiano mela, pera, anguria, mandarino e ancora spinaci, cetrioli, carote.
L’alimentazione va sempre integrata con un pastoncino per esotici, osso di seppia e anche uovo sodo.
Riproduzione
Non esiste un periodo dell’anno privilegiato dai diamantini per accoppiarsi, loro possono riprodursi tutto l’anno. La femmina depone dalle 2 alle 8 uova da cui in 15-20 giorni nascono i pulli. I nidi a cassetta sono ideali per la loro riproduzione. Sono sconsigliate più di 3 covate l’anno per coppia.
Locali di allevamento
La gabbia deve essere posta in un luogo non esposto a correnti d’aria. La lunghezza della voliera non deve essere inferiore ai 60 centimetri, 90 sarebbero ideali. Non fare mancare due posatoi posti alla giusta distanza, beverini e mangiatoie adatte. Nelle voliere più ampie i diamantini possono convivere con canarini, parrocchetti e anche calopsitte.
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linkografia
immagini da Julie anne Johnson, CC BY 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by/2.0>, via Wikimedia Commons
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