I nostri canali
La corretta formazione delle coppie e l’igiene in riproduzione sono fondamentali. Ho deciso di parlare dei due argomenti annunciati, nello stesso articolo poiché entrambi vanno affrontati dall’allevatore prima di iniziare il periodo di riproduzione.
La formazione delle coppie
Il primo momento essenziale della riproduzione dei canarini vede la formazione della coppia, l’inserimento del maschio con la femmina. La coppia va avviata alla fase delle cove soltanto se è davvero pronta. Molteplici segnali indicano che i due uccelli possono finalmente accoppiarsi: non basta un maschio che canta a squarciagola, qui trovi i principali sintomi.
Le coppie meno giovani sono solite anticipare le esordienti, spesso per esperienza. Inserire in gabbia una coppia non pronta potrebbe favorire alcuni atteggiamenti spiacevoli: una coppia in cui solo la femmina è pronta darebbe alla luce uova non fecondate. Un maschio in estro potrebbe essere respinto da una femmina ancora “acerba”.
Vi sono visioni discordanti tra allevatori che riguardano l’inserimento dei due canarini nella gabbia che ospiterà le cove. Alcuni sostengono che è il maschio che deve raggiungere la femmina nella sua gabbia, che deve conoscere bene. Per altri una canarina troppo legata al suo ambiente risulterebbe possessiva verso la propria casa.
Un consiglio degli allevatori consiste nell’inserire della juta, o comunque materiale per il nido, nello stesso momento in cui i due canarini vengono inseriti in gabbia: la femmina, in mancanza di materiale, potrebbe staccare le penne dalla coda del maschio istintivamente, per costruire il nido.
Le nuove coppie potrebbero essere protagoniste di litigi intensi: è bene inserire nelle gabbie due beverini per l’acqua e almeno due mangiatoie di semi e pastone.
Il ruolo della genetica
L’allevatore deve conoscere, almeno in parte, come risulterà la prole delle coppie formate, in base alle regole classiche della genetica. Oltre a vari fattori come occhi rossi o mutazioni, gli incroci devono rispettare principi chiave, alla base degli accoppiamenti tra canarini.
Il discorso sugli abbinamenti corretti è molto ampio e tecnico; in generale è legato molto alle mostre e esposizioni. Un pezzato, per i concorsi per canarini di colore, non ha valore ai fini espositivi, ma può essere per l’allevatore un bel canarino da avere e osservare.
In generale, la regola non scritta da seguire sempre, recita che un canarino con piumaggio INTENSO va accoppiato con uno dal piumaggio BRINATO.
Canarini intensi e brinati
Tutti i canarini, a prescindere dal fatto che appartengano a razze da canto, di colore o di forma e posizione, sono divisi in due categorie principali: intensi e brinati (ci sono anche i mosaico ma saranno trattati in un altro articolo). Oltre che nel colore, la differenza tra intensi e brinati sta nella struttura delle piume; gli intensi hanno piume più dure, i brinati più morbide. Le penne e le piume dei brinati non sono colorate uniformemente fino alla punta.
Un incrocio errato può causare lumps nella prole, una dermopatia legata alle penne.
In molte razze è difficile cogliere le differenze; lo è molto più semplice nei lipocromici gialli e rossi.
Allevatori esperti accoppiano spesso due intensi o due brinati per fini espositivi, in quanto riescono a migliorare alcuni tratti grazie alle precise regole della genetica.
Ecco un elenco di accoppiamenti consigliati, con relativa prole
Per i canarini di colore, gli accoppiamenti consigliati sono sempre i seguenti:
Accoppiamenti per colore
Lipocromico x lipocromico | 100% lipocromici |
Melaninico x melaninico | 100% melaninici |
Accoppiamenti in base al piumaggio
INTENSO X BRINATO | 50% Intensi e 50% Brinati |
MOSAICO X MOSAICO | 100% MOSAICO |
AVORIO X COLORATO | 50% AVORIO 50% COLORATO |
Incrocio sconsigliato
Liprocromico x Melaninico = pezzati
Gli incroci indicati sopra sono semplici, un allevatore esperto saprà indicare meglio l’accoppiamento più corretto per te.
Igiene
L’igiene ricopre un ruolo fondamentale nella riproduzione. Una scarsa igiene può condizionare negativamente l’intera riuscita delle cove. Le gabbie vanno sanificate, lavate e pulite con prodotti specifici o con della comune candeggina, diluita con acqua. Allo stesso modo va effettuato prima delle cove un trattamento antiparassitario sui soggetti.
- Come riconoscere le impronte degli animali del bosco
- Cosa seminare nell’orto nel mese di agosto
- I pipistrelli sono creature da proteggere ad ogni costo
- Il Napoli in ritiro a Castel Di Sangro: cosa fare se sei un escursionista o un naturalista
- Il succiacapre è un uccello davvero misterioso
Formazione delle coppie e l’igiene in riproduzione
Formazione delle coppie e l’igiene in riproduzione
linkografia immagini
https://pxhere.com/fr/photo/1153502
0 Comments