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In questo articolo vedremo come allestire al meglio la gabbia per la riproduzione dei canarini. Quale nido usare? Dove posizionarlo? Quali sono gli accessori necessari da inserire nella gabbia?
Per una buona riuscita del periodo di riproduzione, sia l’ambiente interno alla gabbia che quello esterno, dove essa è posizionata, devono essere curati nei minimi particolari. Vediamo come.
Ambiente esterno: dove posizionare la gabbia
Che tu alleva all’interno o all’esterno, la gabbia va posizionata in un luogo tranquillo, dove il passaggio di persone o animali sia molto limitato e non vi siano suoni e rumori troppo forti.
Scegli bene la posizione della gabbia e NON spostarla fino allo svezzamento dei pulli. Il cambio di posizione della gabbia potrebbe indurre la canarina ad abbandonare la cova.
Il fotoperiodo è centrale nel ciclo vitale dei canarini: esso regola le varie fasi della loro vita, dalla muta alla riproduzione. In riproduzione sono necessarie almeno 12 ore di luce. L’ambiente deve essere luminoso, non con luce del sole diretta, per almeno 12 ore del giorno.
L’umidità e la temperatura in riproduzione
Il tasso di umidità non deve superare il 70-75% e non deve scendere al di sotto del 50%. Un’umidità troppo bassa può causare problemi di schiusa delle uova, mentre se troppo elevata può favorire la proliferazione di muffe e batteri. La temperatura non deve scendere sotto i 13-15 gradi e non deve far troppo caldo. Sopra i 25 gradi aumentano le possibilità di infestazioni da parassiti.
Un termometro-igrometro è fondamentale in allevamento.
L’ambiente interno alla gabbia
Inserisci in gabbia due mangiatoie per semi, due porta-pastoncini e due beverini. L’osso di seppia lascialo ma non offrire ai canarini il grit: un canarino potrebbe imbeccare col grit i pulli e ostruire loro l’esofago e il gozzo. Così come per la posizione della gabbia, non bisogna cambiare la posizione degli accessori all’interno della gabbia: questo, infatti, potrebbe causare stress alla coppia di genitori.
Il nido: tipologie e vantaggi
In natura il nido dei canarini selvatici –serinus canaria – è costruito dalla coppia sui rami degli alberi, nascosto bene dalla vegetazione. Presenta una forma detta a coppa, che deve essere ben imitata dal nido che si inserisce in gabbia.
Trovi in vendita molti tipi di nido per canarini, in plastica, in metallo o in vimini, chiuso o aperto, ecc. Andranno bene tutti i nidi, la scelta dipende esclusivamente dal gusto dell’allevatore che può preferire un nido interno, che va posizionato nella gabbia, o un nido esterno, che si aggancia nei pressi di una porticina della gabbia. Vediamo nel dettaglio le differenze tra nido interno e nido esterno.
Nido interno
I nidi interni vengono posizionati nella gabbia e di solito si agganciano in uno dei lati della voliera. Ne esistono in metallo e in plastica e all’interno di esso va sempre inserita una coppetta in feltro (o in vimini – leggi dopo quale scegliere) che si trova in uccelleria o nei negozi di animali. Alcuni nidi interni si servono di una calamita molto potente che si attacca alla gabbia.
Utilizzando questa tipologia di nidi, se dovessi aver l’esigenza di controllare le uova, dovresti necessariamente inserire il braccio nella gabbia. Questa operazione può risultare un po’ invasiva per i canarini, soprattutto se pratichi la sostituzione delle uova. Per questo in commercio trovi molteplici tipologie di nidi esterni.
Nido esterno
In plastica o in metallo, il nido esterno va posizionato fuori dalla gabbia in corrispondenza di una delle porticine. Un eventuale controllo delle uova, o sostituzione, risulta meno invasivo e più pratico.
Spesso è bene coprire i lati del nido esterno con del cartone in modo da evitare distrazioni alla canarina in cova, la quale si sentirà più al sicuro e rilassata.
All’interno del nido l’allevatore deve inserire una fondo e ha due opzioni: usare un fondo in feltro o uno in vimini. Questo ha una forma a coppa e la canarina inizierà proprio da un buon fondo la costruzione.
La iuta per la costruzione del nido
Insieme al nido va offerto alla canarina del materiale da costruzione, fibroso, soffice, facile da trasportare. Proprio la neomamma prenderà iniziativa e comincerà la realizzazione del covo per le sue uova.
La iuta è la più utilizzata per i nidi. In commercio trovi sacchetti di juta anche depolverizzata e con formula attiva anti-acari. Altri materiali fibrosi per nidi sono la fibra di cocco, la fibra di sisal e il cotone. Quest’ultimo se composto da fibre troppo sottili (come l’ovatta) è da evitare in quanto potrebbe causare problemi nel nido essendo un materiale molto assorbente.
Nel periodo della riproduzione gli allevatori evitano di usare mangiatoie interne. Una canarina pronta per le cove potrebbe scegliere proprio il letto di semi per deporre. Nel caso in cui dovesse capitarti, inserisci subito un nido e del materiale per la costruzione del covo.
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