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Veder nascere un pullo è una delle emozioni più entusiasmanti che un allevatore possa provare. Se i tuoi pappagalli da compagnia mettono al mondo nuove vite, allora stai facendo un ottimo lavoro, ti stai impegnando e stai offrendo loro tutto ciò di cui hanno bisogno. Non a caso, i parrocchetti ondulati si preparano alla riproduzione solo se si sentono soddisfatti dell’ambiente in cui vivono e hanno sufficiente disponibilità di cibo.
In questo contenuto affronteremo tutti i principali aspetti della riproduzione delle cocorite, dalla scelta del nido alla schiusa delle uova.
Come capire se la coppia è pronta alla riproduzione
I parrocchetti ondulati raggiungono la maturità sessuale già attorno ai 6 mesi di vita. Nonostante ciò, è preferibile far accoppiare questi pappagallini dopo almeno 12 mesi d’età.
Per capire se una coppia sia pronta alla riproduzione bisogna osservare il carattere dei due soggetti. Una coppia che vive in sintonia si scambia cibo, gioca, si fa le “coccole”.
La femmina inizia a scrutare più attentamente il nido, entrando e uscendo dalla casetta. Un’altra caratteristica propria della femmina in estro, è la colorazione del becco, che da roseo, tende a diventare marroncino.
Il periodo più adatto alla riproduzione del parrocchetto ondulato
Non esiste un periodo preciso in cui i pappagallini hanno necessità di riprodursi. Non sono molto esigenti: riescono a portare a termine le covate per tutta la durata dell’anno, ma è meglio evitare nei seguenti casi:
- durante il periodo di muta;
- se sono state fatte più di 3 covate nell’ultimo anno;
- se le temperature sono troppo alte o troppo basse.
I periodi ideali alla riproduzione sono la primavera e l’autunno.
Quale nido scegliere
Il nido per la riproduzione del parrocchetto ondulato è un nido detto “a cassetta”. Presenta un foro dal diametro di pochi centimetri da cui entrerà e uscirà la femmina. Possiede anche un piccolo posatoio che rende più semplice l’accesso all’interno. Le dimensioni ideali sono circa 15x15x20 cm. In commercio esistono nidi verticali e nidi orizzontali. Vanno bene entrambi: il nido orizzontale offre più spazio ai piccoli pulli all’interno della cassetta. Sul fondo del nido non va inserito alcun materiale, se non del truciolo di legno.
Il nido può essere posizionato sia all’esterno che all’interno della gabbia, seguendo le indicazioni del costruttore.
L’accoppiamento e la deposizione delle uova
L’accoppiamento tra il maschio e la femmina dura pochi secondi e può avvenire più volte nell’arco di pochi giorni. La notte prima della deposizione del primo uovo, la femmina rimane nel nido. In genere, la femmina depone 4 o 5 uova, ma può arrivare a deporne fino a una decina. La deposizione avviene a giorni alterni e la cova assidua della madre inizia dal terzo uovo deposto.
È possibile effettuare una rapida speratura delle uova per sapere se siano state fecondate o meno, dopo 5 giorni dalla deposizione. Tuttavia, l’osservazione delle uova può farci capire se le stesse siano state fecondate: l’uovo appena deposto ha una colorazione rosea; se fecondato, assume una colorazione bianca nel giro di pochi giorni.
La schiusa
La durata della cova è leggermente variabile: va dai 17 ai 22 giorni. Se la pappagallina inizia a covare già dopo la deposizione del primo uovo, la schiusa delle uova avviene con la stessa cadenza della deposizione, vale a dire a giorni alterni.
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