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I pipistrelli, animali enigmatici che solcano i cieli notturni, affascinano e incuriosiscono l’umanità da sempre. La loro esistenza cela segreti biologici straordinari che solo da poco stanno venendo alla luce grazie alle moderne tecniche scientifiche. Scopriamo i pipistrelli, le loro abitudini e come proteggerli.

Analisi filogenetiche e evoluzione

I pipistrelli appartengono all’ordine dei Chirotteri, il secondo più grande ordine di mammiferi dopo i Roditori, con oltre 1.300 specie descritte. I più antichi Chirotteri attualmente conosciuti risalgono ad almeno 50 milioni di anni fa (Eocene) e già somigliano notevolmente alle forme moderne. Le analisi filogenetiche, basate su studi di DNA e caratteristiche morfologiche, rivelano che i pipistrelli si sono separati dagli altri mammiferi circa 67 milioni di anni fa, poco dopo l’estinzione dei dinosauri. Sono divisi in due gruppi:

  1. Megachiroptera: Noti come “pipistrelli della frutta” o volpi volanti, principalmente diffusi nelle regioni tropicali. – sin. Macrochirotteri.
  2. Microchiroptera: Comprendono la maggior parte delle specie e sono caratterizzati da una straordinaria diversità in termini di dieta, habitat e comportamento. – sin. Microchirotteri.

Questa distinzione si basa su differenze morfologiche e comportamentali significative. Ad esempio, i Macrochirotteri possiedono occhi grandi e si affidano principalmente alla vista, mentre i Microchirotteri hanno sviluppato l’ecolocazione, un sofisticato sistema di biosonar che permette loro di navigare e cacciare nell’oscurità – tra i Megachiroptera soltanto quelli del genere Rousettus usano l’ecolocazione.

Gli unici Mammiferi in grado di volare

I pipistrelli sono gli unici mammiferi in grado di volare attivamente. Le loro ali sono strutture incredibilmente adattate, formate da una membrana di pelle tesa tra le ossa allungate delle dita, ricche di vasi sanguigni, nervi e tendini. Questo conferisce loro una manovrabilità eccezionale in volo.

Tra le peculiarità di questo grande ordine troviamo:

  1. L’Ecolocazione ( o ecolocalizzazione) è un sistema biologico utilizzato dai pipistrelli per navigare e cacciare nel buio della notte. Emettono suoni ad alta frequenza, generalmente al di fuori del range udibile dall’orecchio umano (oltre 20 kHz). Questi ultrasuoni vengono prodotti nella laringe e possono essere emessi attraverso la bocca o il naso. Gli ultrasuoni viaggiano nell’aria e rimbalzano sugli oggetti circostanti, insetti, alberi e altri ostacoli. I pipistrelli hanno orecchie estremamente sensibili e specializzate che captano gli echi riflessi. Analizzando il tempo di ritorno e la frequenza modificata di questi echi, riescono a costruire un’immagine mentale dettagliata dell’ambiente circostante.

2. la longevità: nonostante le loro piccole dimensioni, i pipistrelli possono vivere molto più a lungo di altri mammiferi simili. Alcune specie superano i 30 anni di età, un fenomeno attribuito alla loro bassa frequenza cardiaca e al metabolismo efficiente.

3. Comportamento sociale: molti pipistrelli sono altamente sociali e vivono in colonie che possono contare migliaia di individui. Comunicano tra loro attraverso vocalizzazioni complesse e comportamenti ritualizzati.

    Pipistrelli in Italia: habitat e distribuzione

    L’Italia ospita una ricca varietà di pipistrelli, con circa 34 specie documentate. Questi affascinanti mammiferi possono essere trovati in una vasta gamma di habitat, dai boschi montani alle aree urbane, passando per grotte e edifici abbandonati.

    • Boschi e foreste: Specie come il vespertilio maggiore (Myotis myotis) e il pipistrello nano (Pipistrellus pipistrellus) sono comuni nelle foreste decidue e conifere.
    • Grotte e cavità: Le grotte calcaree dell’Italia centrale e meridionale sono rifugi importanti per specie come il rinolofo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum) e il miniottero (Miniopterus schreibersii).
    • Aree urbane: Alcuni pipistrelli, come il pipistrello albolimbato (Pipistrellus kuhlii), si sono adattati a vivere in città, trovando rifugio in edifici e sotto i ponti.

    Tra le specie più diffuse in Italia si annoverano il Rinofolo euriale (Rhinolophus euryale), Rinofolo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum), Rinofolo minore (Rhinolophus hipposideros), Molosso di Cestoni (Tadarida teniotis), Miniottero di Schreiber (Miniopterus schreibersii), Orecchione grigio (Plecotus austriacus), Pipistrello nano (Pipistrellus pipistrellus), Nottola comune (Nyctalus noctula), Vespertilio maggiore (Myotis myotis), Serotino comune (Eptesicus serotinus).

    Biologia dei Pipistrelli: alimentazione, riproduzione e ciclo vitale

    I pipistrelli italiani mostrano una notevole diversità nelle loro abitudini alimentari e riproduttive.

    La maggior parte delle specie italiane è insettivora, nutrendosi di una vasta gamma di insetti notturni, tra cui zanzare, falene, coleotteri e cavallette.

    Gli accoppiamenti avvengono tra la tarda estate e l’inizio dell’autunno. Durante questo periodo, molte specie si riuniscono in grandi gruppi in specifici siti di svernamento, noti come siti di swarming, dove le femmine selezionano i maschi per accoppiarsi.

    Molte specie italiane entrano in uno stato di ibernazione durante l’inverno, riducendo drasticamente il loro metabolismo per sopravvivere alle basse temperature e alla scarsità di cibo. Si rifugiano in luoghi riparati come grotte, cantine e fessure rocciose. Alcune forme però preferiscono la migrazione in zone più calde o con una disponibilità di cibo maggiore.

    L’importanza per l’ecosistema

    I pipistrelli svolgono ruoli cruciali in molti ecosistemi. Agendo come predatori principali di numerose specie di insetti, contribuiscono a controllarne la popolazione, riducendo i danni causati da varie specie nocive ai raccolti e alle foreste.

    I pipistrelli offrono benefici significativi anche attraverso il guano che producono, considerato uno dei migliori fertilizzanti al mondo.

    Purtroppo, stanno subendo un rapido declino a livello globale. Le principali cause di questa diminuzione includono la distruzione degli habitat, l’uso di pesticidi e, non da ultimo, la persecuzione da parte degli esseri umani, spesso motivata da pregiudizi ingiustificati.

    Per proteggerli è necessario conservare e preservare il loro habitat in cui possono vivere liberamente e adottare comportamenti che non li danneggino in alcun modo. Esistono dei rifugi artificiali creati appositamente per i pipistrelli, che vanno sotto il nome di Bat Box.

    I Bat Box

    I bat box sono strutture artificiali progettate per fornire rifugi sicuri e adatti ai pipistrelli. Questi box sono particolarmente utili per la conservazione dei pipistrelli, soprattutto in aree dove la disponibilità di rifugi naturali, come alberi cavi o grotte, è limitata o compromessa. Sono generalmente realizzati in legno, ma possono essere costruiti anche in materiali plastici o metallo. La struttura è progettata per mantenere un ambiente caldo e asciutto, essenziale per la salute e la riproduzione dei pipistrelli. Il legno, sebbene sia il materiale più comune, deve essere trattato per resistere agli agenti atmosferici e prevenire il deterioramento. I bat box sono collocati a una certa altezza, di solito tra 3 e 5 metri dal suolo, su alberi, edifici o pali. È importante posizionarli in luoghi protetti dal vento e dalla pioggia, e idealmente esposti al sole per alcune ore al giorno, per mantenere una temperatura adeguata all’interno.

    In sintesi, i bat box sono uno strumento semplice ma efficace per supportare e conservare le popolazioni di pipistrelli, contribuendo alla loro protezione e al benessere degli ecosistemi in cui vivono.

    Ti consiglio qui sotto questa bat box, tra le migliori sia per funzionalità, che praticità che prezzo.

      Che siate naturalisti o semplici curiosi, avvicinarsi al mondo dei pipistrelli significa esplorare un lato nascosto e misterioso della natura, dove il buio non è un limite, ma una dimensione ricca di vita e attività.

      I pipistrelli sono creature da proteggere ad ogni costo

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