I nostri canali

Sono 22 le specie di serpenti che si possono incontrare in Italia e la maggior parte di esse è innocua per l’uomo. Gli ofidi italiani sono appartenenti a due grandi famiglie, ossia quella dei colubridi e quella dei viperidi. I colubri sono i serpenti più diffusi nel nostro paese e sono animali innocui.

In questo articolo sono descritti i colubridi più diffusi sul nostro territorio.

Biacco Hierophis viridiflavus

Il biacco è un serpente diffuso in tutta Italia, anche in Sardegna e in Sicilia. Il colubride è lungo mediamente tra i 100 e i 150 centimetri, ma può raggiungere anche i 2 metri. Il dorso può assumere due fenotipi diversi: nel primo caso il dorso può presentarsi con bande alternate gialle e scure; nel secondo caso il dorso si presenta totalmente scuro. Il ventre è chiaro.

Vive prevalentemente in ambiente boschivo e di macchia mediterranea. Lo si può incontrare anche vicino alle abitazioni.

Il colubro liscio Coronella austriaca

Questo colubride non supera quasi mai i 70 centimetri di lunghezza: gli adulti misurano in media tra i 45 e i 55 centimetri. Il dorso ha solitamente un colore di fondo sul grigio-bruno. Una macchia scura sulla nuca è spesso presente. La regione ventrale è di colore scuro uniforme.

Lo si trova con più frequenza in montagna e collina, ma vive anche in pianura, soprattutto in zone umide e ricche di pietre. È assente in Sardegna.

Cervone Elaphe quatuorlineata

Il cervone è tra i serpenti più lunghi d’Europa. La sua lunghezza varia tra i 100 ai 200 centimetri, ma può arrivare a misurarne anche 250. Negli adulti la colorazione del dorso varia dal beige fino al marrone scuro. La colorazione del ventre è giallastra o grigiastra. Il capo presenta una banda scura tipica. Nei giovani il dorso è grigiastro o biancastro. Il capo dei giovani spesso è completamente nero.

Predilige gli ambienti caldi della macchia mediterranea: piccoli boschi, edifici abbandonati, zone sassose. È presente nel Centro e nel Sud Italia, dalla pianura alla montagna.

Natrice dal collare barrata Natrix helvetica

La natrice dal collare è un serpente strettamente legato agli ambienti acquatici: vive lungo i fiumi, nei pressi di laghi e paludi. È un abile nuotatore e si nutre principalmente di piccoli anfibi e pesci. Le femmine sono in genere più grandi dei maschi. La lunghezza può superare i due metri, ma in media si aggira attorno al metro. La colorazione del dorso può cambiare in base alla sottospecie, ma varia quasi sempre tra il grigio, il nero e l’olivastro. Il capo è delimitato da un “collare” da cui prende il nome la specie. Il collare è bicolore: un anello più scuro ne segue uno più chiaro. Il ventre è chiaro a macchie nere.

Come il biacco, la natrice dal collare barrata è presente in tutta Italia.

Natrice tassellata Natrix tessellata

La natrice tassellata è meno diffusa della natrice dal collare e può vivere esclusivamente in ambienti acquatici. Di medie – piccole dimensioni, gli adulti si aggirano attorno ai 50-70 centimetri. La livrea dorsale assume una colorazione che va dal marrone al verdastro. Il ventre è chiaro, mentre negli occhi la pupilla è circondata da un anello giallo. La testa ha una forma allungata.

Presente in tutta l’Italia peninsulare.

    Natrice viperina Natrix maura

    Come tutti gli ofidi del genere Natrix che vivono in Italia, anche la natrice viperina è legata ad habitat acquatici. Deve il suo nome volgare, al fatto che imiti la vipera comune quando si sente minacciata, gonfiando la testa. L’adulto misura tra i 70 e i 100 centimetri. La colorazione varia dal bruno al giallastro, dal grigio al verdastro. Presenta una banda scura dorsale a zig-zag.

    È presente nell’Italia Nord-occidentale e in tutta la Sardegna.

    Saettone Zamenis longissimus e Zamenis lineatus

    In Italia vivono due sottospecie di saettone: Zamenis longissimus è distribuito dalle Alpi alla Campania e al Nord della Puglia; Zamenis lineatus è endemico del Meridione italiano e della Sicilia. Z. longissimus supera spesso i due metri, mentre Z. lineatus si aggira attorno al metro e mezzo. Gli adulti possiedono una colorazione dorsale che varia tra il bruno e il grigio oppure tra il verdastro e il giallino. Le parti ventrali sono uniformemente chiare. Spesso il colore dell’iride del Z. lineatus è rosso.

    I serpenti italiani innocui | I colubridi più diffusi

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