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Fondamentale per gli uccelli in cattività, l’osso di seppia è da sempre utilizzato come fonte di calcio primaria in allevamento. Ti sarà capitato di trovare ossi di seppia trasportati dalle onde, passeggiando in riva al mare.
Ma cos’è? L’osso di seppia è la tipica conchiglia interna calcarea delle seppie, composta soprattutto da carbonato di calcio CaCO₃ ma anche da altri composti: contiene sali minerali e fosfati.
È utilizzato non solo dagli ornicoltori ma anche dagli allevatori di tartarughe acquatiche, testuggini, lumache o ricci.
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Come somministrarlo agli uccelli
L’osso di seppia va inserito nelle gabbie o voliere e va fissato, in modo tale da permettere agli uccelli di beccarlo comodamente e di limare il becco. Infatti, ha non solo una funzione nutritiva ma anche una funzione “igienica”: gli uccelli strofinando il becco sull’osso, lo puliscono e lo limano, evitando una crescita eccessiva di esso.
L’osso di seppia non è l’unica fonte di calcio per gli uccelli nelle voliere. Il guscio d’uovo e il grit (composto di gusci di molluschi tritati) sono ottime fonti di calcio.
Da Ossi di seppia di Eugenio Montale, 1925
“Upupa, ilare uccello calunniato
dai poeti, che roti la tua cresta
sopra l’aereo stollo del pollaio
e come un finto gallo giri al vento;
nunzio primaverile, upupa, come
per te il tempo s’arresta,
non muovere più il Febbraio,
come tutto di fuori si protende
al muover del tuo capo,
aligero folletto, e tu lo ignori”.
Dove trovarli?
Gli ossi di seppia sono reperibili in tutti i negozi di animali o uccellerie, fisici e online. Spesso anche nelle pescherie dove è oggetto di scarto. Mentre gli ossi acquistati già confezionati sono pronti per essere subito inseriti in gabbia, quelli trovati in spiaggia o in pescheria devono subire un trattamento preventivo: vanno sterilizzati lasciandoli in acqua bollente per cinque minuti.
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L’osso di seppia in allevamento
linkografia immagini
Mariko GODA, CC BY-SA 3.0 https://creativecommons.org/licenses/by-sa3.0 , via Wikimedia Commons
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